Esplorare situazioni problematiche
(Unità 8, Nota 1, pag. 15)
L’esplorazione di situazioni problematiche è importante perché contribuisce a mettere in discussione la diffusa concezione che la matematica sia qualcosa di concluso e che non si possa fare altro che accettare passivamente che qualcuno ce la insegni così com’è. Argomentare attorno ad una situazione problematica significa invece diventare produttori di conoscenza, scoprendo che le strategie corrette possono essere molteplici e che, pur conducendo alle stesse conclusioni, sono il frutto di processi mentali anche del tutto diversi.
Gli alunni si accorgono inoltre che è lo stesso insegnante ad essere coinvolto in questa attività a cavallo fra creatività e organizzazione del pensiero, e che il suo ruolo non è solo quello di trasmettere conoscenze, ma di coordinare – mettendosi egli stesso in gioco – la loro scoperta. Si conducono quindi gli allievi a capire che la matematica può essere un ambiente in cui si intrecciano il gusto della scoperta, la capacità di esprimere e sintetizzare il proprio pensiero, il confronto con gli altri, unendo positivamente atteggiamenti individuali ed elaborazioni collettive. Con l’obiettivo primario di favorire quella che molti ritengono la più preziosa forma di intelligenza, che Howard Gardner chiama intelligenza interpersonale, con uno sguardo alla storia, non solo del pensiero matematico, ma di qualsiasi altra manifestazione della cultura dell’uomo.