Argomentare, Verbalizzare (i)
Quando si ‘argomenta’ si intende descrivere una situazione, fornire ragioni a favore o contro una determinata tesi, formulare ipotesi, fare induzioni, trarre conclusioni e applicarle al caso in esame. Attraverso l’argomentazione si cercano liberamente soluzioni ad un problema attuando connessioni di significato tra i gli elementi che lo compongono ed evidenziando così nuove relazioni che li collegano.
Argomenti – a seconda dell’età degli alunni – possono essere espressi verbalmente o per iscritto, mediante rappresentazioni costruite con diversi tipi di linguaggio: iconico (disegni), verbale scritto o orale, grafico, matematico.
L’argomentare è mezzo fondamentale nel processo di quella costruzione sociale delle conoscenze che dovrebbe essere tipica delle attività matematiche nella scuola, sin da quella dell’infanzia.
È molto importante che l’insegnante curi che ogni risposta venga argomentata, e non si accontenti di una risposta sintetica perché in questo modo si pone l’accento sulla conclusione del ragionamento (opaca rispetto al processo che l’ha generata) e non sul ragionamento in sé (trasparente rispetto al punto di vista dell’autore). Bisogna che gli alunni – con modalità diverse a seconda dell’età – si abituino quindi a verbalizzare, cioè ad organizzare la spiegazione che illustra il percorso mentale che li ha condotti alla risposta. Naturalmente, se il confronto con i compagni dimostra che la verbalizzazione esprime un processo non corretto, il suo autore può sentirsi stimolato alla sua revisione critica. L’argomentazione è quindi una fondamentale attività di tipo metacognitivo, cioè di riflessione sulle proprie idee e conoscenze.
Abituare i bambini sin dalla scuola dell’infanzia ad esplicitare i loro ragionamenti (non importa se giusti o sbagliati), e non accontentarsi di un’unica parola priva di un contesto che la motivi, contribuisce a costruire le premesse per comportamenti che assumono importanza centrale in seguito nella costruzione delle conoscenze matematiche (ma non solo) e per favorire la costruzione dei loro significati.