Balbettio algebrico
È una metafora elaborata all’interno del progetto ArAl che accosta le modalità dell’apprendimento del linguaggio algebrico a quelle del linguaggio naturale. Il bambino, nell’apprendimento del linguaggio naturale si appropria poco alla volta dei suoi significati e delle regole che lo supportano, che sviluppa gradualmente attraverso imitazioni, errori, invenzioni, aggiustamenti, gratificazioni sino agli approfondimenti dell’età scolare, quando imparerà a leggere e a riflettere sugli aspetti grammaticali e sintattici della lingua. Analogamente prefiguriamo debba avvenire per il linguaggio algebrico.
La metafora del balbettio si contrappone alla didattica tradizionale dell’algebra nella quale si comincia privilegiando lo studio delle regole, come se la manipolazione formale fosse in qualche modo indipendente dalla comprensione dei significati.
Si propone invece di costruire il pensiero algebrico progressivamente, parallelamente all’aritmetica, partendo dai suoi significati, attraverso la costruzione di un ambiente che stimoli in modo informale l’elaborazione autonoma, sperimentale, continuamente ridefinita, di un nuovo linguaggio nel quale le regole possano trovare la loro collocazione altrettanto gradualmente, all’interno di un contratto didattico tollerante verso momenti iniziali sintatticamente ‘promiscui’.