Ultima modifica: 5 febbraio 2020

Metalinguistico, metacognitivo

Un aspetto molto importante delle attività che – come quelle del progetto ArAl – privilegiano l’argomentazione (spiegare un ragionamento, motivare una risposta, confrontare delle ipotesi, e così via) è costituito dalla ricchezza dei suoi aspetti metacognitivi (la riflessione sulle conoscenze) e metalinguistici (la riflessione sul linguaggio). Lo scopo è quello di educare gli alunni – nei modi adatti di volta in volta alla loro età – alla flessibilità nei ragionamenti e alla duttilità nell’accogliere e nell’elaborare criticamente fatti nuovi.
È necessario però che non solo le attività, ma soprattutto le modalità secondo le quali esse vengono sviluppate, siano concepite allo scopo di far emergere questi aspetti. Spesso, invece, le consuete attività didattiche sono poco adatte all’argomentazione e alla riflessione, e di conseguenza sono poco significative in questo senso. L’insegnante, per mancanza di modelli ai quali riferirsi, instaura un contratto didattico finalizzato alla produzione di risposte chiuse e schematiche (soluzioni telegrafiche, risposte non argomentate, conclusioni prive di premesse, parole incompiute, ecc.) di fatto opache rispetto ai percorsi mentali che le hanno prodotte.
Attività che stimolano processi metacognitivi – analisi di analogie, differenze, relazioni; individuazione di regolarità (come in questa e in altre Unità ArAl); organizzazione di congetture; analisi di processi – inducono atteggiamenti nei quali prevale la trasparenza, in quanto permettono all’insegnante e agli alunni di cogliere la costruzione di un ragionamento (anche collettivo) nel suo farsi, favorendo così una costruzione delle conoscenze socialmente condivisa.