Senso (Connotazione) / Denotazione
La distinzione tra senso e denotazione di un’espressione si inquadra nella semantica di Frege. Classico è il suo esempio in merito alla doppia denominazione di Venere come Vespero (stella della sera) e Aspero (stella del mattino), denominazioni con senso opposto.
In linguistica, per riferirsi al senso di una parola o di un’espressione si usa il termine ‘connotazione’. Nel dizionario della lingua italiana Devoto Oli si trova: ‘La connotazione è il significato associato o secondario di una parola o espressione in aggiunta al significato ovvio e primario (denotazione); per esempio le parole ‘piccino’, ‘bambino’, ‘bimbo’, ‘fanciullo’, ‘pupo’ hanno uguale denotazione ma diversa connotazione, in quanto, pur indicando tutte la stessa nozione, evocano risonanze affettive diverse’.
Analogamente in matematica espressioni che rappresentano, cioè denotano, lo stesso oggetto possiedono sensi, cioè connotazioni, diversi, originati dal processo che soggiace alla loro determinazione. In particolare, nel caso delle espressioni algebriche, per ‘senso’ si intende l’esplicitazione del modo in cui il denotato può essere ottenuto attraverso l’applicazione di regole computazionali; per denotazione si intende il valore, o l’insieme dei valori numerici, rappresentato dall’espressione in riferimento ad un dato universo numerico.