Ultima modifica: 19 maggio 2020

1. L’ ‘effetto aula’

L’idea di fondo, nel progettare e realizzare oggetti ArAl-DaD, è quella di preservare il più possibile, fatte le debite differenze, le modalità di una lezione ‘in presenza’quello che chiamiamo ‘effetto aula‘, in cui agli alunni sia dato lo ‘spazio’ per esplorare autonomamente situazioni aperte. Ci pare questo, pur con gli ostacoli e le difficoltà che comporta, un punto dirimente e irrinunciabile del modello ArAl-DaD rispetto ad oggetti, per quanto alcuni di ottima fattura, in cui l’insegnante accompagna passo passo l’alunno nello sviluppo dell’attività, suggerendo implicitamente (o esplicitamente) possibili percorsi e soluzioni.
Ci rendiamo conto di quanto possa essere complicato ricostruire un ‘effetto aula’ in un contesto profondamente diverso da quello della scuola, con i limiti che inevitabilmente comporta, per docenti ed alunni, l’essere privati di uno spazio comune in cui condividere esperienze, idee, scoperte, ma crediamo valga la pena tentare. Nell’affrontare questa sfida, per nulla semplice e dagli esiti non scontati, pensiamo che il ruolo della famiglia possa rivelarsi prezioso.
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