Ultima modifica: 22 luglio 2015

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22 luglio 15

Le marche ‘h’, ‘da’, ‘u’

(Dalla Nota 15, pag. 92, Unità 12) Nella scuola primaria le marche, molto diffuse e presenti praticamente in tutti i libri di testo, determinano una pericolosa opacità dal punto di vista del contenuto matematico. Il percorso classico inizia con l’abaco (per esempio: 8 palline sull’asta delle centinaia, 7 su quella delle decine, 6 su quella delle    »

22 luglio 15

L’intelligenza sociale della classe

(Unità 12, Nota 22, pag. 138) Un aspetto decisivo nella costruzione delle conoscenze in una classe è costituito dalla sua intelligenza sociale, una specie di magia che essa è in grado di esprimere. Intuitivamente il concetto è chiaro; è più impegnativo definire le condizioni – diverse, articolate – che la favoriscono. Questa che si propone    »

22 luglio 15

Forma euclidea della divisione

(dalla Nota 6, pag. 70, Unità 12) La divisione cosiddetta euclidea, o divisione con resto, è quell’operazione che si fa quando si suddivide un numero a di oggetti (dividendo) in gruppi di b oggetti ciascuno (divisore) e quindi si conta il numero dei gruppi formati (quoziente) e quello r degli oggetti rimasti (resto). Possiamo dire che    »

22 luglio 15

Esplorare situazioni problematiche

(Unità 8, Nota 1, pag. 15) L’esplorazione di situazioni problematiche è importante perché contribuisce a mettere in discussione la diffusa concezione che la matematica sia qualcosa di concluso e che non si possa fare altro che accettare passivamente che qualcuno ce la insegni così com’è. Argomentare attorno ad una situazione problematica significa invece diventare produttori    »

22 luglio 15

Divisione e resto

(da: Unità 12, Nota 10, pag. 69) Nella didattica tradizionale in una divisione come 37:4=9, resto 1 la ‘prova della divisione’ viene esplicitata come “4 per 9 più 1 è uguale a 37”, e in termini generali viene enunciata così: ‘il prodotto fra il divisore e il quoziente più il resto è uguale al dividendo’.    »

22 luglio 15

Dal linguaggio naturale al linguaggio matematico

(Unità 12, Nota 2, pag. 39) Attraverso l’argomentazione il linguaggio naturale svolge il ruolo fondamentale di mediatore verso la graduale appropriazione da parte degli alunni di un linguaggio specifico come quello matematico. Impadronirsi, con l’evolversi del balbettio algebrico, di termini specifici – ad esempio, quanso si affronta la ricerca di regolarità nelle successioni – come    »

22 luglio 15

Condivisione del quadro teorico con gli studenti

(Unità 12, Nota 19, pag. 119) Si tratta di uno dei nodi metodologici del progetto ArAl. Il quadro teorico e il Glossario sono stati concepiti in funzione dell’insegnante, ma una frase scritta nella prova d’esame di un docente SSIS ci ha condotti a formulare delle ipotesi su un possibile ampliamento del glossario come strumento di    »

22 luglio 15

Codifica simbolica

(Unità 12, Nota 5, pag. 46) La codifica simbolica è l’atto di traduzione dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico di relazioni fra i dati. Per esempio, nell’ambito della ricerca di regolarità: tre successioni aventi per modulo rispettivamente un tappo e due bottoni, un lego rosso e due blu, un grido e due salti, possono essere    »

22 luglio 15

Gli alunni produttori di pensiero matematico

(Ampliamento della Nota 6, pag. 63, Unità 12) Consideriamo questo esempio: In un’attività con le ‘piramidi di numeri’ (ad ogni coppia di numeri scritti in due ‘mattoni’ affiancati corrisponde la loro somma nel mattone della fila di sopra ‘a cavallo’ fra essi) l’insegnante guida la classe verso l’individuazione della ‘legge’ che permette di esprimere il numero    »

21 luglio 15

Argomentare, argomentazione

Per argomentazione si intende il fornire argomenti, cioè ‘ragioni a favore o contro una determinata tesi’ (Argomentazione in Enciclopedia Einaudi) o ‘l’atto del formare ragioni, fare induzioni, trarre conclusioni, e applicarle al caso in esame’ (Argomentazione in dizionario Webster). La parola argomento indicare ‘ragione o ragioni offerte a favore o contro una proposizione, opinione o    »