L’incontro con qualcosa che sta per un numero avviene precocemente – di fatto, sin dalla scuola elementare – anche in una didattica tradizionale della matematica. I sussidiari riportano nella parte riservata all’aritmetica esercizi con caselle vuote da riempire, punti di domanda, spazi liberi, puntini, senza peraltro che gli autori collochino questi simboli in un contesto »
Il linguaggio simbolico della matematica è estremamente sintetico e concentra in pochi segni una grande ricchezza di significati. Il passaggio dal linguaggio naturale al linguaggio matematico, essenziale nell’apprendimento della matematica, non è immediato, e richiede un lungo esercizio e un’attuazione molto graduale. Il linguaggio naturale è più esplicito, possiede parole che sono sinonimi, una grande »
Vengono chiamati mediatori didattici tutti quegli strumenti che aiutano l’alunno nei momenti spesso difficili in cui si accosta a nuove conoscenze. In molti casi sono (o dovrebbero essere) un frutto spontaneo della creatività dell’insegnante, e sono comunque parte integrante di un qualsiasi processo educativo. Il ruolo del mediatore è quello di traghettare da un campo »
Il termine ‘metafora’ è di origine greca, deriva dal verbo ‘metafèro’ – ‘trasferisco’; con esso si intende ‘la sostituzione di un termine proprio con uno figurato in seguito ad una trasposizione simbolica di immagini’ (Dizionario della lingua italiana Devoto – Oli). Come nella lingua, in matematica il termine viene usato per rendere trasparente o esaltare »
È, insieme al descrivere e all’argomentare, il modo primario per gli uomini di organizzare i loro discorsi. È una disposizione vuota che risponde al bisogno fondamentale di ciascuna persona di narrarsi e di narrare, di raccontarsi e di raccontare. La parola è nata per rispondere a questo primario bisogno. Narrare, descrivere, argomentare sono le tre »
Il vertiginoso incremento della ricerca scientifica e tecnologica sta producendo il bisogno di una educazione matematica diversa proiettata verso la modellizzazione e il problem solving, aperta all’argomentazione e al lavoro cooperativo in classe. Ciò sta determinando un mutamento in direzione socio-costruttivista delle concezioni sulla matematica da insegnare e delle relative modalità didattiche sin dalla scuola »
Processo tipico della discussione di classe in cui l’insegnante coordina e guida gli allievi verso una condivisione ed un accordo sui significati matematici emersi dalle esplorazioni effettuate, attivando una riflessione sulla pertinenza delle argomentazioni svolte o delle rappresentazioni espresse.
Il nome in italiano può essere riconosciuto e definito secondo diversi criteri, ognuno dei quali da solo porta a raggiungere in modo non completo l’obiettivo di Riconoscere e denominare (Indicazioni per il Curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione) questa parte del discorso. Gli alunni della primaria e delle prime classi »
Una rappresentazione in linguaggio matematico è composta da simboli che comunicano dei significati la cui comprensione dipende sia dalla capacità di colui che la interpreta che dalla rappresentazione in sé. Consideriamo la forma canonica di un numero: si può dire che sia più povera di significati delle sue infinite possibili forme non canoniche; ad esempio, »
In linguistica la parafrasi è la riformulazione del significato di una locuzione o di una frase con l’intento di rendere più chiara l’espressione parafrasata. La ricerca nell’ambito dell’educazione matematica ha posto in evidenza con crescente forza le relazioni fra la capacità di parafrasare correttamente un testo e quella di tradurlo algebricamente in modo corretto. Naturalmente »