Approccio al gioco della Matematochetta (insegnante Elvia Da Canal, Carve, BL): rappresentazioni delle tessere con la fatina (in alcuni casi fin troppo generosa… ).
È un termine ormai molto diffuso – mutuato dalla ricerca in didattica della matematica – col quale si indica la produzione scritta di un alunno mediante disegni, schemi grafici o altro, in relazione ad una determinata consegna. Il riferimento vagamente notarile trae la sua origine probabilmente dal fatto che nel protocollo l’alunno registra ragionamenti e »
I concetti matematici nascono da astrazioni, anche attraverso esperienze percettive ( Percezione). Tuttavia, per fondarli – anche a livello elementare – è necessario fare uso di strumenti rappresentativi. Le rappresentazioni in matematica hanno dunque una funzione di supporto, esplicativa e chiarificatrice, nella costruzione dei concetti. Si parla di rappresentazioni interne per indicare le immagini mentali »
Nelle Unità del progetto ArAl sono costantemente presenti attività che comportano una ricerca di regolarità. Esse sono preziose in quanto favoriscono il passaggio alla generalizzazione: far cogliere una situazione di regolarità significa infatti insegnare ad individuare la chiave di lettura della struttura considerata. Tali attività, se condotte sin dalla scuola dell’infanzia, favoriscono lo sviluppo del »
Nelle Unità del progetto ArAl sono costantemente presenti attività che comportano una ricerca di regolarità. Esse sono preziose in quanto favoriscono il passaggio alla generalizzazione: far cogliere una situazione di regolarità significa infatti insegnare ad individuare la chiave di lettura della struttura considerata. Tali attività, se condotte sin dalla scuola dell’infanzia, favoriscono lo sviluppo del »
Come è noto i concetti di spazio e tempo rappresentano strutture fondamentali del pensiero e dell’azione. Durante la lettura di una successione la discriminazione si basa su elementi sia spaziali – davanti al giallo c’è il rosso, dopo il giallo c’è il blu, il giallo è fra il rosso e il blu – che temporali »
È il concetto che nasce per astrazione dalla rete di relazioni e proprietà soggiacente a situazioni diverse legate da una analogia strutturale. Ad esempio: le successioni generate dai moduli ‘Rosso rosso blu verde’, ‘Bum bum splasch bang’, ‘Salto salto inchino piroetta’ hanno tutte la medesima struttura rappresentata dal modulo ‘AABC’, astrazione questa alla quale si »
Il concetto di successione nasce, per estensione, da comuni esperienze di seriazione, dove, di fronte ad un insieme di elementi, prendendo come riferimento la sequenza verbale numerica, si trasferisce l’ordinamento di un segmento iniziale di naturali all’insieme dato assegnandogli un ordine (ricordiamo che l’ordinamento dei naturali nasce dal loro processo di generazione a partire dallo »
E’ un costrutto teorico della Teoria delle situazioni di Guy Brousseau (medaglia Klein 2003). E’ un processo di grande importanza che l’insegnante adotta e segue per raggiungere la convinzione che un certo risultato ottenuto risponda davvero ai requisiti esplicitamente messi in campo. La validazione si ha quando un allievo, dopo aver proposto una propria costruzione »
Secondo Lucien Tesnière il verbo può essere paragonato a una specie di atomo che può esercitare la sua attrazione su un numero più o meno elevato di attanti o partecipanti (soggetto ed eventuali altri complementi) che definiscono il contesto richiesto dal significato del verbo stesso. Il numero di partecipanti che il verbo può reggere costituisce »